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di lui, rispose con calma: «Se ciò che di me si dice è vero, serve per correggermi; se non lo è, non me ne occupo; non parlano di me».
Imita, cara Mariuccia, questa sublime filosofia!
LEZIONE VII.
I complimenti.
Tu conosci benissimo, Marietta mia, i complimenti d’uso, che esistono fra noi in famiglia, per istrada, in visita, non è vero? T’è naturale al mattino appena t’alzi l'informarti, se la mamma e quante altre persone di parentela, d’amicizia od anche di semplice conoscenza avvicini, hanno dormito bene. Se stai per escir di casa, saluti gli astanti con un bacio od una stretta di mano, secondo le persone, od anche con una semplice riverenza o qualche parola, che esprima ossequio, augurio, desiderio di presto rivederli, dicendo p. es.: Buon giorno, buona sera, felice notte, a ben rivederci; oppure: ho l’onore di riverirla, di presentarle i miei omaggi e simili. Per istrada, se incontri qualche persona di conoscenza, atteggi tosto le labbra al sorriso, t’inchini leggermente con modestia; e se sono persone di stretta relazione, verbalmente le saluti, con esse ti fermi e domandi notizie della salute loro e di quella dei loro cari, mostrandoti lieta d’ogni loro buona fortuna e prendendo viva parte ad ogni loro disgrazia. Se esci con la mamma od altra signora che per grado od età siati supe-