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ventano causa di così gravi infiammazioni, sono parassite o no secondo gli stadj della loro vita: con questo di strano che finora di quanti individui parassiti furono esaminati non si trovarono che femmine. Sarebbero queste altrettante nutrici?

Una delle nostre più comuni specie di pesci (l’Acanthopsis tænia), presenta spessissimo delle cistidi nere nella spessezza de’ suoi tegumenti, dalle quali aperte estraesi un piccolo vermicciuolo che gli elmintografi ascrivono al genere Holostoma: questo verme non ha che rudimentale la parte del corpo destinata a ricevere gli organi della generazione. Dalla sua posizione, da’ suoi inviluppi, e più ancor dalla costanza e permanenza dei suoi caratteri, si può arguire che le indicate cistidi non sono uova nelle quali il piccolo vermicciuolo siasi sviluppato. Questo vermicciuolo deve aver vissuto in uno stadio antecedente, sotto un’altra forma, munito forse allora di organi appositi per traforar la dura pelle del suo ospite, ed innicchiarvisi: in questa specie di bozzolo egli passa uno stadio di durata assai variabile, e che ben si può chiamar di crisalide: infin che un martin pescatore, non venga a piombar sul pesciolino e ad ingojarlo coi suoi parassiti: questi nella nuova dimora giungono a perfetto sviluppo ed allora soltanto possono generare per uova. Gli olostomi perfetti si incontrano realmente nel solo tubo intestinale di uccelli piscivori.

Secondo le osservazioni di Creplin, una specie particolare di piccola tenia che infesta le viscere di uno spinarello (Gasterosteus), non porta mai organi sessuali: questi però sviluppansi prontamente nelle istesse tenie passate nell’intestino degli uccelli acquatici che mangiano di quei pesci.

Aggiungiamo ancora come secondo ogni probabilità le differenze che sembrano grandissime fra una tenia