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agli spermatozoidi una vitalità lunga, onde arrestandosi ne’ meandri femminili, possano attendervi quasi le uova ad un prossimo loro passaggio.

Si domanda ora quale delle due sostanze di cui è composto lo sperma, sia attiva nella fecondazione; ed in cosa consista questo atto? Dalla costanza degli spermatozoidi, nel seme di tutti gli animali, dalla loro prevalenza in alcuni sopra la parte liquida, possiamo arguire che ad essi debba attribuirsi la virtù fecondante. L’intimo secreto di questa virtù racchiude tutt’ora un mistero, come tutti que’ fenomeni anche puramente fisici che si attribuiscono alla così detta azione di contatto. Alcuni fisiologi hanno supposto che lo sperma entrasse materialmente a comporre il futuro embrione: ma questa ipotesi è contraddetta dall’osservazione attenta e spregiudicata.

Riguardo all’atto esterno della fecondazione, ossia all’accoppiamento, esso ha luogo in due modi differenti. Nella maggior parte de’ pesci, nelle rane e ne’ rospi, la femmina partorisce le uova che vengono immediatamente dopo fecondati dal maschio. Nella maggior parte degli altri animali, il maschio provveduto d’un organo apposito, injetta l’umor seminale nella vagina della femmina: la quale in seguito deposita le uova già fecondate. La fecondazione può essere interna anche senza vero accoppiamento, mercè l’epitelio ciliato di cui è guernito in varie parti il corpo degli animali, ed il quale determina alcune correnti nella direzione che più torna opportuna alle funzioni varie. Una di queste correnti dirige l’umor seminale versato in prossimità dell’organo sessuale femmineo entro quest’organo stesso: ed è in questa maniera che ha luogo la fecondazione in molti molluschi acefali, ne’ quali la facoltà locomotiva è assai ristretta, od anche del tutto abolita, per la loro aderenza agli scogli marini.

Un epitelio ciliato tappezza anche l’interno de’ genitali femminei ne’ mammiferi, e serve a dirigere il seme spruz-