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CAPITOLO IV.

Primo concistoro. - Il nuovo municipio.



Sommario: Primo gran concistoro. — L’aristocrazia italiana nel Sacro Collegio. — Alcuni nuovi cardinali. — Ricostituzione del municipio. — Primo senatore è il principe Del Drago. — Il regolamento per gl’immondezzai e le ordinanze sono lettere morte. — Che cosa era il municipio di Roma. — Confronti inverosimili. — Il municipio istituto di beneficenza. — Alcune cifre del bilancio. — Illuminazione a gas. — La città divisa in rioni e regioni. — I primi principi regnanti visitano Roma. — Il re Luigi Massimiliano di Baviera va a Frascati dal duca di Poli. — Si balla il saltarello in onore di lui. — Si scopre in San Lorenzo in Damaso il cenotafio di Pellegrino Rossi. — Notizie sul truce assassinio. — Un superstite dei condannati. — Fenomeni meteorologici dell’anno 1851. — Matrimoni nell’aristocrazia. — Donna Maria Chigi sposa il principe Giovannelli di Venezia.


Il primo gran concistoro con creazione di cardinali, che tenne Pio IX, dopo il suo ritorno, ebbe luogo il 30 settembre 1850, senza tener conto del piccolo concistoro dell’anno prima datum Neapoli, in suburbano Portici. Nei concistori del 1846, 1847 e 1848, aveva nominato complessivamente soli sette cardinali, il Marini, il Baluffi e il Bofondi nel 1846; l’Antonelli, il Giraud e il Dupont nel 1847, e il Vizzardelli nel 1848. Riservò in petto, nel concistoro del 1846, monsignor Fornari, nunzio in Francia, e lo pubblicò nel 1850, per cui in questo ottennero la porpora ben quattordici prelati, dei quali, dieci stranieri, tra francesi, spagnoli, tedeschi, inglesi e portoghesi, e quattro italiani. Dall’elezione del Papa a quel giorno erano morti quindici cardinali, e fra essi il più illustre per dottrina, il Mezzofanti; il più noto per rigidità di regola, il Micara; colui, che fu creduto eletto in luogo del Mastai, il Gizzi; e quel Gaysruck, arcivescovo di Milano, che si disse investito del diritto di veto dall’imperatore d’Austria per colpire il vescovo d’Imola: cosa che non è oggi confermata da alcun documento. Pio IX riempì quasi interamente i posti vuoti, ma non nominò fra gl’italiani nessuno che