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48 | capitolo iii. |
ministro Galli fissò i francobolli in otto tipi, di vario prezzo, dal mezzo baiocco ai sette, di vario colore a fondo giallastro, e por- tanti la tiara e le chiavi decussate, con l’iscrizione: franco bollo postale e l'indicazione del prezzo. Furono questi:
Era facoltativo l'affrancamento all’interno, e obbligatorio per l'estero. Il regolamento contemplava anche l'assicurazione della corrispondenza, aumentando per l’ interno della metà la tassa ordinaria e raddoppiandola per l’estero. Il Salviucci, direttore della stamperia camerale, fu incaricato di fare eseguire i timbri ch'egli ordinò al Valagna, fonditore di caratteri, il quale ne presentò vari tipi alla sopraintendenza delle poste, che ne fece la scelta e ne fissò la carta. I francobolli andarono in uso il primo gennaio 1852 con pubblica soddisfazione; ma per difetto nella parte tecnica, e non essendo la stampa soggetta ad un con-