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e il cardinal Sacconi. — Il Facchino di via Lata. — La casa dei panzoni. — Reminiscenze del caffè del Veneziano. — La tipografia Olivieri al palazzo Polidori. – La profumeria della signora Alegiani e il negozio di mode del Puccinelli. – La libreria Merle e i suoi frequentatori. — Il caffè del Giglio e sue trasformazioni. — Il passaporto dello scultore Cantalamessa. — Piazza Colonna e i ricordi del tempo. — Il banco Marignoli e Tommasini e il negozio del Massoni. — Il caffè degli Scacchi e i principali scacchisti. — Il cappellaio Mancinelli reduce dall’America. – Botteghe minori. – Rosina Massoni prima modista. — Da piazza Venezia per il Corso, a destra. — Il palazzo Salviati ultima dimora di Pellegrino Rossi. Scrupoli della principessa. — Le vecchie case Righetti e la libreria Bonifazi. — La chiesa di San Marcello. — Un umoristico triumvirato di cardinali. — Le case dei Costa di San Marcello. — Il palazzo Sciarra abitato dai fratelli Sciarra. — Stranezze del principe Ettore. — Il palazzetto Sciarra sede del banco Plowden — Schomeley. — Il barbiere Visconti, Sudrid e il pasticciere Voarino. – Club delle guardie nobili. — Palazzo Bonaccorsi, e palazzo Piombino. — Dal vicolo Cacciabove a San Claudio e alle Convertite. — Il pizzicagnolo Bersani. — Il vecchio palazzo Marignoli. — Riunione di cacciatori nel negozio Cagiati. — La tabaccheria Piccioni famosa negli anni 1859 e 1860. — Un ottico e un altro pasticciere. — L’officina Castellani al palazzo Raggi. — Il caffè Nuovo e il grande albergo di Roma. — Il caffè e il circolo a San Carlo. — L’ambasciata russa al palazzo Feoli. — L’ospedale di San Giacomo. — Ricordi dei principali caffè. – La città di allora e quella di oggi. — Malinconiche impressioni in chi veniva da Napoli o da Firenze. – Miei ricordi personali. – Il corso delle vetture. – Altri ricordi. – La custodia della colonna Antonina. — Un aggregato di borghi rurali. — Contraddizioni nei costumi della vita sociale. — Il rione di via Montanara e quello di Macel dei Corvi. – Banchi e banchieri. – Torlonia, Spada e i banchi stranieri. — Come parlava il banchiere Kolb. — Quasi ogni nazione aveva un banco. — Il Cerasi, ultimo dei vecchi banchieri.

Capitolo IX — Pio IX, Antonelli e il domma dell’Immacolata Pag. 139
      Dal 1853 al 1858 si vive tranquilli. — Pio IX si dà bel tempo coi suoi preferiti compagni di svago. – Papa eccessivamente curioso. — Il maggiordomo De Medici e suo alterco partenopeo con monsignor Laudisio. — Il prete «Broccolo» di monsignor De Medici. — Monsignor Eduardo Borromeo. — Improvvise visite del Papa a conventi, ad ospedali, ad oratori, e a studi artistici. — Sue passeggiate nella campagna. — Un pranzo a San Paolo. — Originalità tutte sue. — S’incontra in via dei Giubbonari col Viatico. Incidente caratteristico. — Fa collocare i busti al Pincio. – Visita lo studio Tadolini. — La disgrazia di Sant’Agnese. — Lettera scritta ai fratelli. — Tridui e felicitazioni. — Riceve il ministro di Sardegna. — Sonetto del conte Cesare di Castelbarco. — Dimora del Papa a Castelgandolfo e sue gite bizzarre. — Va a Porto d’Anzio, e naviga verso Nettuno. — Amabile e violento. — Il cardinale Anto-