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l’entrata del papa in roma | 7 |
nessuno credeva ch’egli fosse un diplomatico, tanto che il Giornale di Roma non ne pubblicò il nome fra i presenti. Di ciò egli si dolse, e volle una rettifica, che fu fatta due giorni dopo. Fra i diplomatici si dava maggior tono il conte Spaur, come salvatore del Papa; più loquace era il Bargagli, tornato a rappresentare la Toscana; più tronfio e decorato il Martinez de la Rosa, ambasciatore di Spagna, l’unico che avesse tal grado e perciò decano del corpo diplomatico. Il De Bouteneff rappresentava l’imperatore di Russia e re di Polonia; il barone De Reumont, il re di Prussia; il conte Esterhazy era incaricato d’Austria; il De Maester del Belgio, e il conte Giuseppe Ludolf rappresentava Napoli. Per la Francia, infine, il maresciallo Baraguay cumulava le due cariche, come si è detto.
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Si entrò in chiesa. La benedizione fu data dal cardinal Benedetto Barberini, arciprete della basilica, che aveva ottenuto la porpora a 36 anni, grazie al nome. Compiuta la benedizione, il Papa andò in sacrestia; e, messosi in assetto per l’ingresso ufficiale, entrò in una vettura di lusso, aperta lateralmente, tanto da lasciar vedere tutta la persona. Indossava il ferraiolo rosso sulla sottana bianca, e portava il cappello rosso. Aveva incontro i monsignori De Medici e Borromeo; allo sportello destro cavalcava il generale Baraguay, e a sinistra il principe Altieri, comandante le guardie nobili. Seguivano le vetture dei cardinali, i carrozzoni del municipio, e quelli del corpo diplomatico. Il corteo, lungo e pittoresco, ricordava una grande processione del 500. Pio IX era di una palese giocondità, che venne notata, come ne fu notata la floridezza del volto. Pareva ringiovanito, durante l’esilio. Scambiava commenti e barzellette coi due prelati, di umor faceto anch’essi, singolarmente il De Medici, fedele ai suoi idiotismi partenopei. Il Papa alzava la mano, e benediceva graziosamente la folla, che, prostrata al suo passaggio, gridava: Viva Pio IX! Santo Padre, benediteci! Però le grida diventavano meno frequenti, via via che si procedeva. Il marchese Campana fece una magnifica