Pagina:De Cesare - Roma e lo Stato del Papa I.djvu/21


l’entrata del papa in roma 3

lina rimontarono, col Pontefice, il Re e il duca di Calabria; e quando, giunti all’Epitaffio, il Re e i principi ne discesero, vi salirono il maggiordomo e il maestro di camera, che non lasciarono più il Papa fino a Roma.


*


A Terracina, dove si giunse ad un’ora di notte, erano convenuti monsignor Savelli, ministro dell’interno; il Galli delle finanze e il Giansanti della giustizia. Vi erano pure il cardinale Asquini, i principi Torlonia e Borghese, e la principessa Giuseppina Lancellotti, venuti direttamente da Roma e da Velletri, per la via più breve di Cisterna. Pio IX vedeva per la prima volta quelle terre de’ suoi Stati, e una prima penosa impressione dovè provarla quando, lasciato il ferace piano di Fondi, coperto da belle vigne, da maestosi alberi di sughero e da piccole selve di agrumi in fiore, entrò ne’ suoi dominii. Fra Portella e l’Epitaffio correva una zona neutra, lunga quattro chilometri, quasi nuda, e fra il mare e le colline, coperte da rada boscaglia, serpeggia la strada, che è l’Appia antica. La bassa campagna è paludosa. Il lago di Fondi, che era nel territorio pontificio, e le terre circostanti, nido in ogni tempo di contrabbandieri e di malandrini, possono considerarsi come il principio delle paludi Pontine.

Da Terracina a Cisterna corre la magnifica strada della bonifica; ma dopo pochi chilometri la strada biforca, e a destra, per la valle dell’Amaseno, un ramo risale per Piperno, Ceccano e Frosinone. Fu scelta questa, ch’è la più lunga e malagevole e per cui le ruote della vettura affondavano nella mota, ma il Papa volle visitare Frosinone e Velletri, capoluoghi di provincie, e far brevi tappe a Ceccano, Valmontone, Ferentino e Alatri.

Di tanto in tanto s’incontravano gruppi di ciociari, guidati da preti, più curiosi che entusiasti. Alcuni archi di trionfo, molto primitivi, erano stati innalzati dallo zelo dei Capitoli e dei delegati apostolici di Frosinone e Velletri. Il Papa fece sosta dovunque gli si diceva esistere qualche memoria sacra, o dove incontrava gruppi di terrazzani e rappresentanze ecclesiastiche,