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166 capitolo x.

da cui era stato il Castellani percosso con la morte della giovane moglie, vittima dello spavento, che l’aveva assalita, sol da pochi giorni puerpera, nel vedere la casa invasa dai birri, e tratto in arresto l’amato consorte. Corse anche la voce che Fortunato Castellani, suo padre, avesse tentato di corrompere il giudice Cecchini, offrendogli quindicimila scudi in napoleoni d’oro, racchiusi in un bastone appositamente costruito; ma la voce non par verosimile, perchè nè il Castellani poteva possedere allora quella somma, nè gli sarebbe stato facile il procurarsela.


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La sentenza fu pronunziata, in primo turno, dalla Consulta, il 25 settembre 1854, intervenendovi il presidente Sagretti, succeduto al Matteucci, ed i prelati Borgia, Arborio Mella, De Ruggiero, Mignanelli e Macioti Toruzzi. Con essa furono condannati alla «morte di esemplarità» il Petroni, il Romiti, il Roselli, il Ruitz e il Casciani, quali colpevoli di promossa insurrezione contro il sovrano ed il governo; furono condannati, in qualità di complici, alla galera perpetua altri otto, fra i quali Annibale Lucatelli; sei alla galera per vent’anni; cinque alla galera per quindici e due alla galera per dieci. Altri riportarono condanne minori. Per otto, la Consulta giudicò non aver rinvenuto allo stato degli atti prove sufficienti, ma ordinò che fossero trattenuti in carcere per altri sei mesi «onde esaurire ulteriori indagini». Solo per cinque, non constando di essere abbastanza colpevoli, fu ordinata la «provvisoria dimissione dal carcere». La sentenza, pronunziata nell’aula grande del palazzo innocenziano a Montecitorio, dov’è ora la sala di lettura della Camera dei deputati, produsse un’impressione enorme. Essa colpiva, ad un tempo, puri e fusi, innocenti e rei, galantuomini, farabutti o impunitari, che dir si voglia, La Sagra Consulta ordinava, infine, la prosecuzione degli atti contro chiunque altro potesse essere implicato nella inquisizione, ed ingiungeva che s’insistesse per l’arresto dei contumaci.

Ecco il testo dell’importante documento: