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tracciato il solco profondo in un vasto campo, il quale, coltivato più intensamente, può dare frutti maggiori per la più intima conoscenza dei tempi.
Non voglio chiudere questa avvertenza, senza inviare una parola riconoscente a quanti, vivi o scomparsi, mi hanno reso più agevole questo lavoro, aiutandomi nelle ricerche, cedendo alle mie insistenze, e accettando in pace le mie persecuzioni. Ricordo, a preferenza di tutti, due uomini, i nomi dei quali sono congiunti strettamente alla storia d’Italia, al periodo più glorioso di essa, il marchese Emilio Visconti Venosta e il conte Costantino Nigra.
- Roma, Natale del 1906.
R. de Cesare.