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CAPITOLO X.

Cospirazioni e cospiratori. - Il processo del 1853.



Sommario: Spirito liberale dopo la caduta della repubblica. — Mazzini dà a Cesare Mazzoni l’incarico di fondare l’Associazione Nazionale. — Ricomincia la cospirazione. — Il diario del Roncalli, un opuscolo di David Silvagni e le testimonianze dei superstiti. — Non si parla di forma di governo. — Il prestito di dieci milioni. — Tutti repubblicani dopo il 1848 e 1849. — Il grande ascendente di Mazzini. — Delusioni dopo la proclamazione dell’impero in Francia. — Forti dissensi dopo il tentativo di Milano. — «Puri o puritani, fusi o costituzionali». — Manifesto di Vincenzo Gigli, e una lettera del Silvagni. — I fatti del 1853. — Tentativi d’insurrezione. — Si aspetta una banda di emigrati. — Giuseppe Petroni a capo dei più impazienti. — La cospirazione si propone la morte del Papa. — Postume rivelazioni. — Si vuole insorgere il 15 agosto. — Le promesse di Mazzini non si avverano. — Sbarco di emigrati presso Palo. — Particolari del processo. — Spie e impunitari denunziano il Petroni, il Castellani e altri. — Ricordi degli sbarcati. — Il processo e gli arresti. — Alessandro Castellani si finge pazzo. — Prima sentenza della Consulta. — Cinque condannati alla «morte di esemplarità». — Gli altri alla galera. — Impressione destata dalla sentenza. — Secondo giudizio della Consulta. — Pene attenuate. — Nessuna esecuzione. — I fratelli Lucatelli. — Altri particolari. — Il processo rende incolmabile il vuoto fra i due partiti. — Il farmacista Ratti e Filippo Bonacci. — Nelle provincie. — Si ricosti tuiscono i Consigli comunali, e si rimette l’ordine con fucilazioni e processi. — A Bologna, a Ferrara, in Romagna e nelle Marche. — I delegati del Papa e i comandanti austriaci. — Il processo del 1853 a Ferrara. — Condotta ignobile del governo pontificio. — Israeliti presi di mira. — I tre attentati di Perugia. — Incompatibilità e accuse scambievoli fra il delegato monsignor D’Andrea e il vescovo Pecci. — Il processo del 1853 in Ancona. — Antonio Giannelli salvato da Emma Gaggiotti. — Inverosimili sospetti. — Il libro di Alfredo Comandini. — L’attentato contro il cardinal Antonelli. — I precedenti del De Felici. — Inesorabilità dell’Antonelli.


Lo spirito liberale e anticlericale non si era intiepidito nello Stato del Papa, dopo la caduta della repubblica. Quattro anni di storia non si cancellavano ad un tratto. Il Mazzini, nei pochi giorni che rimase in Roma, dopo l’entrata dei francesi, protetto, sì disse, da un salvacondotto impetratogli dall’Inghilterra, gettò