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pio ix, antonelli, e il domma dell’immacolata 155

fu scarso. Da una statistica del tempo si rileva che nel 1856 furono 22,383 con un incasso netto di scudi 18,779. La masggior parte fu rappresentata da telegrammi esteri, tanto che il rimborso dai governi stranieri ammontò sulla cifra suddetta a 11,238 scudi1.


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Con le prediche e le esortazioni dei confessori non si riusciva a combattere, e neppure a limitare il flagello dell’usura nelle classi popolari, a preferenza. Furono studiati vari provvedimenti, ma il più pratico fu giudicato quello di aprire succursali del Monte di pietà per ricevere i piccoli pegni, da due paoli a quattro scudi, e con l’esenzione da qualunque interesse sopra i prestiti inferiori allo scudo. Si chiamarono montini, e vennero aperti in via Piscinula, in via Madonna dei Monti e in via Tordinona. Il Papa, e con lui il Galli, credettero di potere così sottrarre gli spostati alle fauci divoratrici degli strozzini, ma non ebbe chiara la visione delle condizioni miserrime di una città, dove le risorse della beneficenza, confessabili e anche inconfessabili, non erano mai adeguate ai bisogni, e dove la sicurezza di attingervi formava il titolo, che si scontava dall’usuraio a tassi inverosimili. Con soli tre montini non si combatteva davvero l’usura, perchè non si mutava la condizione economica, anzi sociale delle classi bisognose, repugnanti quasi tutte dal lavoro. E vi fu di peggio. Intorno ai montini pullulò un genere di usura, ancora più mordente, quella degli intermediari e dei cosidetti apprezzatori. È difficile dire se il beneficio compensasse il nuovo danno.

Seguirono a quella istituzione altri piccoli provvedimenti, che furono altrettanti pannicelli caldi. Al marchese Alessandro Muti-Papazzurri, già Savorelli, fu concessa la proroga di altri tre anni del privilegio esclusivo della fabbricazione delle candele steariche, a patto che il concessionario ne migliorasse la fabbricazione e le vendesse a 22 baiocchi la libbra, e dopo tre anni, sino al 5 febbraio 1856, a baiocchi 20. Ma la lavorazione non fu mai migliorata, e il prezzo non mai diminuito. Erano

  1. Diario Ravennate, 1858, Archivio storico romagnolo, di Francesco Miserocchi