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pio ix, antonelli, e il domma dell’immacolata 153


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Dopo un lungo concilio fu compiuto, il giorno 8 dicembre 1854, in San Pietro il grande avvenimento della definizione del dogma dell’Immacolata Concezione, in presenza di 54 cardinali, 42 arcivescovi, 23 vescovi e qualche patriarca. Pio IX volle che i nomi degl’intervenuti fossero ricordati sopra due lapidi, che sono collocate a destra e a sinistra dell’altare della confessione nella basilica di San Pietro. Quei grandi dignitari della Chiesa, che adstabant alla definizione, sono tutti morti; e dei cardinali l’ultimo a morire fu Gioacchino Pecci, allora vescovo di Perugia.

La festa in San Pietro, in quel giorno dedicato alla Vergine, fu davvero: grandiosa. Dopo cantato il Vangelo, in latino e poi in greco, il cardinal Macchi, decano del sacro collegio, unitamente ai decani degli arcivescovi e vescovi presenti, nonchè all’arcivescovo di rito greco, e a quello di rito armeno, si presentò ai piedi del trono, e rivolse al Papa in lingua latina queste parole: «Degnatevi, beatissimo Padre, di alzare la vostra voce apostolica, e pronunziare il decreto dommatico della Immacolata Concezione, pel quale saravvi gaudio in cielo e sommamente esulterà il mondo». Rispose il Papa, che gli era assai gradito il voto del sacro collegio, dell’episcopato e del clero, ma prima di esaudirlo era necessario invocare l’aiuto dello Spirito Santo; e ciò detto, intuonò il Veni Creator, cantato in coro dai presenti. Compiuto il canto, e fattosi un gran silenzio, Pio IX lesse con la sua bella voce questo decreto: «Essere domma che la beatissima Vergine Maria nel primo istante della sua Concezione, per singolare privilegio e grazia di Dio, in virtù dei meriti di Gesù Cristo, salvatore dell’uman genere, fu preservata immune da ogni macchia della colpa originale». Il cardinal decano pregò allora il Papa di render pubblica la bolla, e tra il tuonar del cannone del forte Sant’Angelo ed il festoso scampanio di tutte le chiese, fu redatto il solenne atto, dopo il quale Pio IX andò alla cappella di Sisto IV a coronare l’immagine della Vergine. La magnifica festa, che precorse quella della infallibilità, ebbe lunga, nè men solenne eco in