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vita sociale e sue gerarchie 111

rale e quasi fatale il consenso. La potestà, suprema e insindacabile, veniva rappresentata in sostanza dall’ordine ecclesiastico, e da quelle famiglie discendenti da Papi, che erano parte della sovranità.


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Il mestiere più esercitato, e relativamente più lucrativo per la borghesia, era quello di affittar camere e appartamenti ai forestieri. Gli alberghi e le grandi pensioni erano in molto minor numero di oggi. Dominava la dozzina, con la quale i proprietarî, appigionando le camere, fornivano gl’inquilini anche del pranzo, e veniva così ad accrescersi tra gli uni e gli altri una intimità, con le sue allegre conseguenze. Per esse si riusciva a contentare gli ospiti ed a pelarli di santa ragione, dovendo gli affittacamere lucrar tanto, da abitare e da mangiare senza spendere del proprio. Un’altra sorgente di lucri per queste famiglie di affittacamere, erano i sussidi di beneficenza, che in forme varie spillavano qua e là, ond’esse rappresentavano una specie di demi-monde, viventi alla giornata fra debiti e scialacqui, senza nessuno spirito di previdenza. Si spendeva quanto si guadagnava. Gli appartamenti e appartamentini di lusso erano, a cura delle donne di casa, addobbati con qualche gusto, ed arricchiti di eleganti lavori di tappezzeria. Ciascuna famiglia aveva dalla sua qualche cardinale o prelato, il quale raccomandava ai forestieri gli alloggi, magnificandone i pregi. Le sole grandi famiglie straniere avevano cucine e cuochi per conto proprio. Nei caffè non s’imbandivano pranzi, e il primo, che si aprì, dando colazioni alla fourchette in piccole sale terrene, fu il pasticciere Nazarri in piazza di Spagna. Lo Spillmann, suo cognato, ne segui l’esempio, aprendo più tardi in via Condotti un restaurant, con sale superiori più ampie, e dove in carnevale si ballava, sì pranzava a pique-nique, e si davano banchetti in onore di stranieri di qualche celebrità.

Si viveva con poco. Il prezzo dei generi di prima necessità, singolarmente del pane e della carne, era assai modesto; e se, per effetto delle crittogame, il vino, dopo il 1850, ebbe qualche