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delle matematiche, esposti convenevolmente e con chiarezza, ponno essere agevolmente capiti dalla generalità, e penetrare facilmente nell’intelletto. Dessi danno ordine, rettitudine e precisione alle idee. Esercitandoli, tutto si misura, si paragona, si analizza, si apprezza, tutto si fa con giusta proporzione, esattezza, e riesce chiaro, semplice, intelligibile e sicuro. Tutte le verità, tutti i fatti, sono immediatamente dimostrati e provati, o non lo sono. Si può considerare la geometria come l’A B C delle matematiche, ed i nostri sensi sono, in geometria, i nostri primi maestri, ed hanno sempre una grande autorità in tutto il nostro ragionare. Le matematiche sono adattatissime a dare consistenza alle nostre idee ed a mantenerle nella sola via che devono percorrere esponendo e spiegando il solo oggetto che ci occupa, e ciò, costantemente senza mai confonderlo con altri, e così deviare e diminuire l’attenzione di coloro ai quali dirigiamo il nostro discorso, o le nostre operazioni. Da ciò s’impara la più eccellente di tutte le dialettiche, la stessa dialettica messa in opera. La miglior via onde imparare a ragionare, è di sempre ragionare con esattezza, come si fa in geometria. Operando matematicamente, si va al sicuro, al positivo, a ciò che veramente è. La scienza delle matematiche non dipende assolutamente nè dalle convinzioni degli uomini, nè dai loro pregiudizi, di qualunque natura sieno; con questa scienza si determinano i rapporti di tutti gli esseri che ne sono sensibili; ella è scienza infallibile. Perciò vediamo gli antichi artefici porvi un grande studio, studio utilissimo a cui furono debitori del loro perfezionamento, e delle molte e varie cognizioni che li resero quasi enciclopedici nelle arti e nelle scienze. Forse potrebbesi raccomandare in alcuni collegi lo studio degli elementi delle matematiche, e considerarlo come un ramo dell’insegnamento generale, e ciò per le ragioni anzidette. Si può dire della scienza delle matematiche, quello che un pensatore francese disse della scienza in generale, cioè: la science est l’æil et la lumière, qui font discerner avec justesse et clareté tous les objets au milieu desquels on se meut. (Volney).

La scienza consiste nella cognizione di moltissime cose utili, o piacevoli, o curiose. Tutto, nella natura, merita osservazione e studio.

(5) Girodet, esaminando in tutto Leonardo, cita i suoi lavori dell’Adda: «Que dirons-nous enfin du précurseur du divin Raphaël, de cet immortel Léonard, que la nature avait également doué de la grace qu’il savait allier au grandiose de Michel-Ange,