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Di mano dello stesso Leonardo è il cartone che ora abbiamo la fortuna di ammirare all’Esposizione di opere d’arte antica nel Palazzo di Brera, e che servì appunto al sommo maestro per eseguire il dipinto. Questo impareggiabile cartone proviene dalla celebre collezione del defunto cavaliere G. Vallardi, illustratore e raccoglitore delle opere del Vinci. Al Vallardi apparteneva pure il Codice Atlantico contenente circa quattrocento disegni di Leonardo, che la Pinacoteca del Louvre a Parigi oggidì va superba di possedere.

Come pittore, tutti sanno che Leonardo da Vinci è uno dei più grandi dell’Italia; riuniva disegno, espressione, colorito, invenzione, e tutto dipingeva maestrevolmente. Fu grande nel dipingere a fresco, come nel dipingere a olio.

Fra i migliori scolari del Vinci si resero celebri: Andrea Salaino, Bernardino Luini, Marco d’Oggionno, Cesare da Sesto, Giannantonio Boltrasio, e varj altri, degni del maestro.

Leonardo dipinse in Roma, in Firenze, in Milano, ma i suoi quadri si sono sparsi per tutta Europa. Il re di Francia possiede parecchi suoi lavori, e veggonsene alcuni anche nel Palais Royal, se i barbari di Parigi non li hanno distrutti con l’orrendo loro ritrovato. Spaventata, la civiltà fuggì dalle rive della Senna. Speriamo che presto vi ritornerà con il buon senso.


CAPITOLO X.


Leonardo scrittore.


Altra gloria del Vinci è quella di essere considerato fra gli eccellenti classici scrittori italiani. Il suo Trattato