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256 | sull'oceano |
propria alla nostra allegrezza. Allora fu un turbinio di faville, una festa di spume e di spruzzi infiammati, una danza di costellazioni, una follia di splendori che fece prorompere i passeggieri di terza classe in grida acute, in strilli di gioia come una folla di ragazzi.
Il solo malcontento fu il marito della svizzera, che vedemmo comparire sul cassero brontolando. con la faccia rossa e indispettita. Ma, dio buono, se l’era cercata. Era andato sul castello centrale, in mezzo a un crocchio di contadini, a spiegare che quella fosforescenza delle acque era prodotta da una quantità di animaletti microscopici, chiamati con non so che nome dell’altro mondo, o in altri termini, che tutte quelle scintille erano bestie. Questa volta, per verità, l’aveva sballata troppo grossa, ed era stata accolta con una clamorosa risata.
Ma già un nuovo spettacolo attirava l’attenzione di tutti. Essendosi schiarito il cielo da ogni parte, si vedevano per la prima volta all'orizzonte le quattro bellissime stelle della croce del Sud, sconosciute
al settentrïonal vedovo sito. |