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il mare di fuoco 253

vare un quarto dei passeggeri? Perchè non esercitavano i marinai a costrurre in pochi minuti delle zattere di salvamento? Perchè non avevano delle pompe Gwyn? Perchè non adottavano il doppio ponte del capitano Hurst? Perchè non si provvedevano di life-boats del Peake e di sgabelli nautici del Thompson? Eran loro, le società di navigazione, che affogavano migliaia di galantuomini, e che facevano crepar di fame gli inventori, accogliendo con una scrollata di spalle, deridendo, per avarizia, tutte le proposte di nuovi mezzi per salvare la pre-zio-sa vita dell’uomo!

Quel piccolo barbone spaurito avea una erudizione sbalorditoia nella materia, era un vero scienziato della spaghite. L’agente di cambio, che sapeva tutto, mi manifestò un suo sospetto: che il pover uomo avesse nel camerino un apparecchio di salvataggio straordinario e voluminoso, parecchi forse, tenuti nascosti con gran cura in un cassone segreto, che nessun cameriere aveva mai visto aperto. E diceva anzi che, essendo stato respinto bruscamente una mattina ch’era andato per fargli visita, sospettava che egli stesse provando in quel momento qualche spettacoloso vestiario di guttaperca.

— Sono gli armatori. — continuava intanto