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il dormitorio delle donne 193


quando si trattava di pescar la roba in quel guazzabuglio, gli facevan perder la testa, e allora scappava come da un vespaio, e si rifugiava in coperta, tutto sudato e ansimante. E quella mattina appunto, all’ora critica, lo trovai davanti alla porta del dormitorio, con l’anima per traverso. — Ebbene, — gli dissi, — vi fanno fare il sangue verde, non è vero? — Ah! — rispose, buttando via con dispetto la cicca, — No ne posso ciù! — Ed è così in ogni viaggio? — domandai. — Eh no, grazie a Dio! — rispose. — Va a viaggi. Alle volte, per combinazione, capita un carego di brave donne. Altre volte.... questa volta, per esempio, a l’è na raffega de donne maleduchæ 1, un vero carego d’açidenti!— Poi, ripigliando la sua compostezza filosofica e alzando l’indice, mi disse confidenzialmente nell'orecchio: — Scià sente (stia a sentire). Scià no piggie moggè! (non prenda moglie). E voltatomi lo scrigno, tirò via.

La mattina stessa era seguito nel dormitorio un grosso scandalo, ch’io non seppi che più tardi, stando col Commissario sul palco del comando a vedere il gran ballo dei denti di mez-

  1. Una raffica di donne maleducate.
De Amicis, Sull'Oceano. 13