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capo lo Zorilla; i Cimbrios, capo il Martos; i democratici, capo il Ribero; gli economisti, capo il Rodriguez. Il partito repubblicano in tre: gli unitarii, capo Garcia Ruiz; i federali, capo il Figueras; i socialisti, capo il Garrido. I socialisti si dividono ancora in due; socialisti coll’Internazionale, socialisti senza l’Internazionale. In tutto sedici partiti. Questi sedici partiti si suddividono ancora. Il Martos tende a costituire un partito suo; il Candau un altro partito; il Moret un terzo partito; il Rios Rosas, il Pi y Margall, il Castelar, vanno pure preparando ciascuno un partito proprio. Son dunque ventidue partiti, parte fatti parte da farsi: aggiunga i partigiani della repubblica con Don Amedeo presidente, i partigiani della Regina che vorrebbero dare il gambetto a Don Amedeo, i partigiani della monarchia dell'Espartero, i partigiani della monarchia del Montpensier; i repubblicani a patto che non si lasci Cuba; i repubblicani a patto che Cuba si lasci; coloro che non hanno ancora rinunziato al principe di Hohenzollern, coloro che vagheggiano l'unione col Portogallo; sarebbero trenta partiti. Volendo andar pel sottile, si potrebbe suddividere ancora; ma val meglio farsi un'idea chiara di come stanno le cose. Il Sagasta si appoggia agli unionisti, lo Zorilla si appoggia sui repubblicani, il Serrano sarebbe disposto ad appoggiarsi sui moderati; i moderati, all'occasione, farebbero lega cogli assolutisti, i quali, intanto, danno la mano ai repubblicani, che si uniscono con una parte dei radicali, per mandare in