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che se si fosse capaci di un sentimento gentile quando si casca dal sonno e si va in acqua dal caldo, ci sarebbe da andare mille volte in visibilio. È un viaggio di vedute inaspettate, di cambiamenti improvvisi, di contrasti stravaganti, di colpi di scena, per così dire, della natura, di trasformazioni meravigliose e fantastiche, che lascia nella mente non so che vaga illusione d'aver percorso, non un tratto della Spagna, ma tutto un meridiano della terra, a traverso i paesi più disparati. Dalla vega di Granata, che attraversate al lume della luna, quasi aprendovi la via fra i boschi e i giardini, in mezzo a una vegetazione pomposa che par che vi s'affolli intorno come un mare gonfiato per avvolgervi ed inghiottirvi nei suoi cavalloni di verzura; riuscite in mezzo a monti brulli e dirupati ove non si vede traccia d'abitazione umana, rasentate l'orlo dei precipizii, costeggiate le rive dei torrenti, scorrete in fondo ai burroni, vi par di esservi smarriti in un labirinto di roccie. Di qui riuscite un'altra volta in mezzo alle colline verdi e ai campi fioriti dell'alta Andalusia, e poi tutto a un tratto spariscon campi e colline, e vi trovate in mezzo alle montagne di pietra della Sierra Morena, che vi pendon da ogni parte sul capo e vi chiudon tutt'intorno l'orizzonte come le pareti d'un abisso immenso. Uscite dalla Sierra Morena, vi si stendon davanti le deserte pianure della Mancia; uscite dalla Mancia, v'inoltrate nella florida pianura d'Almansa, svariata d'ogni maniera di coltivazioni, che presenta l'aspetto d'un vastissimo tappeto a scacchiere dipinto di tutte le sfu-