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468 | granata. |
che la valle che s’apre sotto i loro piedi e l’Alhambra che torreggia sul loro capo."
Ripassammo per tutte le strade percorse prima, ora deserte ed oscure, e mi pareva che non finissero mai; e sali e scendi e svolta e gira e rigira; finalmente s’arrivò nella piazza dell'Audiencia, in mezzo alla città di Granata, nel mondo civile. Alla vista dei caffè e delle botteghe illuminate, provai un senso di piacere, come se fossi tornato alla vita cittadina dopo un anno di soggiorno in una landa disabitata.
La sera del dì dopo partii per Valenza. Mi ricordo che pochi momenti prima di partire, dovendo pagare il conto dell’albergo, osservai al padrone che nella nota c’era segnata una candela di più, e gli domandai ridendo: "Me la toglie?" Il padrone afferrò la penna, e togliendo venti centesimi dal totale della somma, rispose con voce che voleva parer commossa:
"Diavolo! fra Italiani!..."