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uno sguardo all'esposizione. 79


moda le forme correttamente eleganti del rinascimento; dopo di che non resta che la galleria dei prodotti. Ci avete però un quarto d’ora di cammino fra i lavori ciclopici dell’industria metallurgica, fra migliaia di tubi enomi che presentan l’aspetto delle pareti d’una grotta di basalto, a traverso a foreste di ferro e di rame, in mezzo alle opere innumerevoli della galvanoplastica, fra cui torreggia il vaso colossale del Doré; e via via, il museo statuario del Cristophle, una montagna di pelliccie, una selva di penne, un palazzo di corallo, e i prodotti chimici, e le pelli, e che so io? Verso la fine la stessa stanchezza vi mette le ali ai piedi, le sale fuggono, gli oggetti si confondono; se ci fosse un treno di strada ferrata, pigliereste il treno; e quando arrivate in fondo, dareste la testa per uno scudo, ma proprio colla sicurezza di fare un buonissimo affare.


Facciamo un sonnellino sopra uno dei mille divani del Campo di Marte, e poi ritorniamo nel