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uno sguardo all'esposizione. | 69 |
ai marinai, ai toreros, e ai tagliacantoni inferraiolati e alle belle ragazze brune del Bairro alto. E finalmente lo spettacolo cambia per l’ultima volta. Si rientra nella nebbia del settentrione in mezzo a un popolo ben coperto e ben pasciuto, che trinca, fuma e lavora, col corpo e coll’anima in pace, e qui si ritrovano le sue dighe e i suoi canali, le sue stanzine piene di comodi, le sue grosse massaie, le sue tavole apparecchiate, i mercati e le scuole, i ponti e le slitte: tutta l’Olanda, umida e grigia, nella quale termina il mondo e la visione faticosa svanisce.
Usciti di qui, è bene scappare, se si può, a prender le doccie nella più vicina casa di bagni, e poi si ritorna per vedere «la sezione francese.» Fatto il conto, è una passeggiata di ottomila passi. Son circa duecento sale, varie di colore e di gradazione di luce, ma quasi tutte rischiarate da una luce soave, in cui l’occhio si riposa. Ora par d’essere in una reggia, ora in un museo, ora