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il primo giorno a parigi 39


Senna, a cenare alla Maison dorée; vorreste volare di palco scenico in palco scenico, di ballo in ballo, di giardino in giardino, di splendore in splendore, e profondere l’oro, lo champagne e i bons mots, e vivere dieci anni in una notte.


Eppure non è questo il più bello spettacolo della notte. Si va innanzi fino alla Maddalena, si svolta in Rue royale, si sbocca in piazza della Concordia, e là si lascia sfuggire la più alta e più allegra esclamazione di meraviglia che strappi Parigi dalle labbra d’uno straniero. Non c’è sicuramente un’altra piazza di città europea dove la grazia, la luce, l’arte, la natura, s’aiutino così mirabilmente fra loro per formare uno spettacolo che rapisca l’immaginazione. A primo aspetto non si raccapezza nulla, nè i confini della piazza, nè le distanze, nè dove si sia, nè che cosa si veda. È uno sterminato teatro aperto, in mezzo a uno sterminato giardino ardente, che fa pensare al-