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parigi. | 307 |
lotti inaccessibili; alla luce del sole non ci sono che le acciughe
Di lussuria anelanti e semivive
o i donnoni che scoppian nel busto, immobili dietro ai comptoirs, come grosse gatte, con quei faccioni antigeometrici, che non dicono il bellissimo nulla. E il sesso mascolino, dunque! Quel formicolio di gommeux, mostre di uomini, con quei vestiti da modellini di sarto, da cui spunta la cocca del fazzoletto e la punta della borsina e il guantaio e il mazzettino; environnés, come dice il Dumas, d’une lègère atmosphère de perruquier; senza spalle, senza petto, senza testa, senza sangue, che paiono fatti apposta per essere scappellati con una pedata da una ballerina del talentino! E che ragazzaglia tutti quanti, giovani e vecchi, di tutte le classi! Trecento «cittadini» si affacciano alle spallette d’un ponte per veder lavare un cane; passa un tamburo, s’affolla