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204 ricordi di parigi.


presi la destra con tutt’e due le mani.... e non potei dire una parola.

Ma egli mi guardò e mi comprese, e disse, stringendomi la mano, e fissandomi con uno sguardo sorridente e un po’ triste:

— Addio, caro signore.

Poi soggiunse: — No, addio. A rivederci, non è vero?

Non so.... mi par d’aver fatto la bestialità di rispondere: A rivederci.

E uscii di là commosso, felice, con un po’ di melanconia, e molto confuso, dando una fiancata in un seggiolone.

VIII.

Questa è l'impressione che mi fece Vittor Hugo in casa sua. Ma non l’avrei visto intero,