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certe lettere. 215

tutti, col cuore un po’ stretto, e in special modo lui, che sapeva di non poterci ritornar prima d’un’altr’anno, ripeteva tra sè: — E tu avevi avuto una stoccata al cuore da quella lettera! T’avevano ferito nell’amor proprio! Non credevi possibile che ci fosse un uomo al mondo a cui dovessi parere uno sciocco! Eri deluso, sfiduciato, prostrato! Specchiati lì, e vergognati, pusillo!

Fu una lezione salutare.

E come dicevo, mi pare che non sia inutile neanche per gli altri. Ma per carità, chi ha indovinato il nome, zitto! È il babbo di tutti, ma anche col babbo ci vuol discrezione.