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L’INAUGURAZIONE
DELLA GALLERIA DELLE ALPI.


Lettere.

Torino, 16 settembre 1871.

Torno da un giro per la città: che movimento! che vita! Sono parecchi anni che Torino non vede una folla simile e una simile allegrezza. La stazione della strada ferrata è circondata da migliaia di persone; via Roma, via di Po, via Doragrossa, i portici, i viali sono un formicolaio. A ogni passo s’incontra un deputato, un senatore, un giornalista. Quanti antichi amici rivede Torino! La concorrenza dei forestieri è tale fin d’oggi, che negli alberghi difficilmente si trova posto. Ogni treno che arriva, versa sulla piazza Carlo Felice centinaia di persone. Ed è uno solo l’argomento dei discorsi di tanta gente: il traforo delle Alpi. E anche a non volerne parlare, non si può; a ogni passo c’è qualcosa che lo rammenta. Le case sono tappezzate di proclami del Sindaco, della Società delle strade ferrate, delle Società operaie. Le vetrine dei librai non hanno che vedute delle Alpi, ritratti degl’ingegneri, disegni di macchine. Si vendono piccole perforatrici, gallerie di cartone, tappeti ricamati che rappresentano il convoglio della strada ferrata sul punto di entrare nell’apertura del monte, paesaggi, carte topografiche, guide. Il popolo è animato di vero entusiasmo. Nes-