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un esempio. 185

figliuoli erano lesti. “Si spiccino” soggiunse, e tornò a sedere accanto al dottore.

“Ah! dottore,” riprese a dire sospirando, “ma che proprio non ci fosse un altro luogo in tutti i dintorni della città da dover venire per l’appunto davanti la mia casa?...”

“È la piazza d’armi,” rispose il dottore distratto.

“Dio mio! e se per disgrazia non fossi stata avvisata? Tremo a pensarci, vedete. Via, via, lontano di qui, a cinque, a dieci miglia se occorre, purchè io non veda nulla e non senta nulla. Voi mi terrete compagnia, è vero?”

Il dottore non rispose; stette qualche istante pensieroso e poi, con aria severa e con accento benevolo, disse: “Signora, voi avete due figliuoli: tutti e due son destinati alla carriera militare; uno ha quattordici anni, l’altro ne ha sedici; sono nell’età in cui, molte volte, un avvenimento, uno spettacolo, un’emozione che a noi può parere senza effetto o d’un effetto cattivo, dà un nobile e forte stampo al carattere, che dura per tutta la vita; noi siamo tutti fatti di impressioni avute da ragazzi; se volete avere due figliuoli soldati, seguite il mio consiglio, signora: restate.”

La signora, all’udir quel restate, tremò; poi cominciò a riflettere.

Entrarono i due ragazzi, alti, per l’età loro, e robusti, di fisonomia aperta e simpatica; somigliantissimi alla madre. Uno avea la divisa d’un collegio militare. Stavan tutt’e due serii, col capo basso e le sopracciglia aggrottate, come se facessero il broncio. Salutato il dottore, si ritrassero in un canto della stanza senza parlare, in atto di protesta.

“Che c’è?” domandò la madre.

“Noi non si vuole andar via,” rispose il più piccolo con quella voce tra il pianto e la stizza che fanno i ragazzi scontenti.

La madre guardò il dottore, volse uno sguardo in-