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180 | ai coscritti. |
V’ho detto la verità, coscritti, credetelo. Se il mio non vi pare l’accento della convinzione e dell’affetto, non lo attribuite a una sincerità dubbia o a un cuor tepido; attribuitelo alla mia penna inetta e restìa, e alla natura stessa di questo povero linguaggio umano a cui sfuggono sempre i moti più riposti e più delicati dell’anima.