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la cupola di san pietro. 109


Ecco la piazza Colonna, la Colonna....

Soldati e popolo cominciarono a girare attorno alla Colonna; sonavan trombe, tamburi, grida; v’eran dei Tedeschi e degl’Inglesi con noi, e in quel momento, commossi anch’essi, ci strinsero la mano dicendo: — .... Bel giorno! Bei momenti!...


LA CUPOLA DI SAN PIETRO.


Per quanto si sia parlato, scritto e disegnato della basilica di San Pietro, qualcosa da dire resta sempre. E poi, questa volta, sotto la cupola di San Pietro c’è una grande novità: i bersaglieri, dei quali non è fatto cenno, credo, nè dalle guide, nè dai libri archeologici, nè dalle opere artistiche; e spero che la mia penna d’oca, coll’aiuto delle loro penne di cappone, riuscirà a far qualcosa.

Ecco schietta e netta l’impressione che mi fece San Pietro.

Andai là con un mio amico ch’era già stato a Roma. Passando sul ponte Sant’Angelo, incontrammo un ufficiale che ci consigliò di tornare indietro. Adesso ci troverete una processione di soldati, disse; ne sono piene tutte le scale, pare una caserma, bisogna tornarci più tardi.

Più tardi? Con questa po’ di febbre che ho addosso? Dopo aver veduta quella benedetta cupola per cinque giorni, a otto miglia di lontananza, grande, netta e spiccata, che mi pareva a due passi, e mi faceva soffrire le pene di Tantalo? È impossibile; fin che non ci sono sopra, mi par di sentirmela sul petto. Andiamo a vedere questa meraviglia. A San Pietro!