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alla francia. 93

più si indugiano i giudizi e se ne tempera la forma; tanto più dobbiamo indugiare e temperar noi; in queste cose l’inesattezza è ingiustizia, la precipitazione è colpa, la passione volgarità..... Vi ridono sul viso, si meravigliano di voi, vi dicono che gli fate pietà, che la cosa è evidente, che loro l’avevano preveduta, che non poteva seguire altrimenti, che basta un poco di buon senso ad intenderlo.

— Ma dite almeno che vi pare, che credete che sia così, che potreste ingannarvi.... — No, no, no, impossibile; l’ultimo monello di borgo San Frediano è fermamente e sinceramente convinto che s’egli fosse stato il Mac-Mahon avrebbe trovato modo di evitar la battaglia; che se avesse comandato la divisione del Douay non l’avrebbe sacrificata a quel modo; che se si trovasse lui sul campo di battaglia condurrebbe meglio il servizio degli avamposti francesi; che il Bazaine fa una bestialità ritirandosi; che Napoleone è una testa di legno; che la Francia è degenerata; che la razza latina ha bisogno del lume della sua mente e dello impulso della sua mano per rifarsi a nuovi destini....

.... La maggior parte di coloro che parteggiano per la Prussia, interrogateli della cagione; vi diranno che è l’antipatia per la Francia. Ebbene; non invidiamo loro il sentimento di soddisfazione che dai trionfi prussiani ricavarono e forse ricaveranno; non sarà mai un sentimento che li appaghi, un sentimento di contentezza vera e nobile, in cui il loro cuore si quieti. La soddisfazione d’un trionfo che non deriva dall’affetto che si nutra per la parte che l’ottiene, non è più la soddisfazione del trionfo, ma quella della sconfitta, ed ha però sempre qualcosa di torbido e di amaro, perchè non è tutta generosa, nè tutta legittima. È una reazione, di cui l’anima non si compiace quanto d’un sentimento spontaneo e schietto, a suscitare il quale la