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60 | una sassata. |
dal sergente e da quattro soldati, asciugandosi gli occhi colla manica della giacchetta; tutta l’altra gente, mormorando, lo seguì.
— E tu sta allegro, veh! — disse l’uffiziale al ferito battendogli una mano sulla spalla e ponendogli coll’altra il sigaro in bocca.
Il soldato addentò il sigaro sorridendo, mandò fuori due o tre boccate di fumo, e poi, premendone la punta tra l’indice e il pollice per farlo meglio fumare, rispose con una faccia perfettamente serena:
— Sicuro che sto allegro.... ma capirà bene, signor tenente, che, in fin dei conti, le son cose che annoiano.
— Oh! te lo credo! — esclamò l’uffiziale ridendo.
Tutti i soldati risero, rise anch’esso il povero ferito, e si continuò a chiacchierar di bubbole per un altro paio d’ore, tanto che, in fin dei conti, la fu una delle più allegre serate.... che si possano passare in un corpo di guardia.