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il più bel giorno della vita. 485

e noialtri i suoi figliuoli, e per questo beviamo alla sua salute....

Tutti si alzarono.

— Un momento.... e dirgli che noi non dimenticheremo mai questo bel giorno, che è una delle più belle soddisfazioni che si prova di essere stati al servizio, e ricorderemo i suoi buoni consigli che egli ci ha dati, che sono giusti e preziosi, che tutti li dovrebbero tenere a mente, e imitare il suo esempio, che dopo tanti anni ha ancora il cappotto di soldato, che è una cosa che gli fa onore a lui e c’insuperbisce noi; e beviamo dunque, alla sua salute e viva il signor colonnello che è così buono coi soldati!

— Viva! — gridaron tutti con trasporto.

— Viva il nostro Re! gridate, — esclamò il colonnello.

Tutti gli altri risposero: — viva il nostro Re! —

— Signor colonnello, c’è il Re! — gridò una donna accorrendo.

I soldati s’alzarono impetuosamente da tavola rovesciando seggiole e panche, e si slanciarono per uscire. Il Re comparve in quel punto sotto il pergolato, a cavallo, vestito da cacciatore. Rimasero tutti interdetti per un istante, e poi tutti assieme, come di concerto, ripeterono entusiasticamente: — Viva il nostro Re!

Il Re salutò e guardò intorno meravigliato.

Tutti fecero silenzio.

— Come mai tutti questi soldati? — domandò sorridendo.

Nessuno ardiva di parlare. Un soldato si fece innanzi e rispose disinvolto e vivace:

— Ecco, Maestà! Noi siamo tutti soldati in congedo; questo è il signor colonnello in ritiro che s’è messo il suo cappotto per star con noi; questi due sono