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il più bel giorno della vita. |
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sa, signor colonnello; quando si vede un soldato che
guarda una ragazza, non si crede che ci possa essere
altro che il solito perchè, e la ragazza perde la reputazione,
e a me piangeva il cuore a pensarlo, e in parola
di soldato d’onore, io glielo dico adesso a lei come se
parlassi davanti a Dio, se mi è mai venuta solamente
l’idea.... Ma come fare a non andarci? A non andarci
mi sarei immaginato subito che dovesse accadere
chi sa che, sarei stato sempre col batticuore; mi sentivo
forzato ad andare. Ora senta che cosa seguì. Io
conoscevo di veduta un giovinastro, che poteva avere
un ventitrè o ventiquattro anni, ozioso, ubriacone, accattabrighe,
tenuto d’occhio dalla questura, uno dei
più cattivi soggetti del paese, e lo conoscevo per avere
avuto da fare con lui più d’una volta, di notte, girando
per la città colla pattuglia. Ebbene, un bel giorno....
non iscorderò mai la sorpresa e la tristezza che n’ho
provato.... un bel giorno incontro questo individuo a
braccetto della ragazza. Mi son sentito mancar le gambe,
e per un momento non vidi e non capii più nulla. Da
quel giorno, per più d’una settimana, non vidi più la ragazza
sola; questo giovinastro l’andava ad accompagnare
la mattina e l’andava a prendere la sera. S’accorse
presto di me, e cominciò a guardarmi con due occhi di
basilisco; io non gli badava. Ogni giorno, nel punto
dove c’incontravamo, o ci fosse o non ci fosse quel
tal signore, e se n’accorgesse o no il giovane che le
era assieme, essa mi dava sempre un’occhiata, una
sola, sempre uguale, sempre come me l’aveva data il
primo giorno, e questo mi metteva nel cuore una
gran forza e un gran coraggio. Ma chi sarà costui?
io mi domandava ogni momento. E veda un po’ per che
curioso accidente sono riuscito a sapere chi era. Un
giorno, insieme alla solita fetta di pane, mi penso di