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una morte sul campo. 437

ve li manderò subito subito. Oh io ci avea pensato a questo! Se voi ora non me ne aveste parlato, ve ne avrei parlato io.

— Oh capitano! — esclamò il vecchio; — quanto siete buono! Quanto vi debbo!... Io lo conserverò religiosamente tutto quello che ha scritto il mio povero figliuolo, lo leggerò dieci volte al giorno, lo terrò sempre sott’occhio.... Oh voi mi manderete un gran conforto, capitano, mandandomi quelle carte.

— Ma non sarà il solo conforto ch’io vi voglio dare.

— E qual altro? — interrogò vivamente il buon padre, e si levò di nuovo a sedere.

— Questo, per esempio, — rispose il capitano, e gli porse un berretto da sergente d’artiglieria che teneva nascosto dietro la schiena.

Il vecchio mandò un lieve grido, afferrò con tutt’e due le mani il berretto e lo baciò tre o quattro volte ardentissimamente.

— Babbo — disse allora il figliuolo maggiore — ho anch’io un conforto da darti.... eccolo qui — e gli porse un paio di spalline da sergente.

E il padre afferrò e baciò anche le spalline.

— Ne ho uno anch’io — disse subito dopo il secondo fratello, e porse al padre i cordoni gialli da parata.

Egli li prese e li baciò collo stesso slancio di prima.

— Ed io.... — disse finalmente il ragazzo.

— Oh bambino! — esclamò affettuosamente il padre giungendo le mani.

— Ho anch’io da darti una cosa in.... (e pensò un istante) in anticipazione, come mi ha detto che dicessi il signor capitano; eccola.

E porse al padre una medaglia al valor militare col nastro.

Il padre aveva appena intraveduta che già la te-