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partenza e ritorno. 409

mentarsi con me: — Son due giorni che non mi scrive! — È inutile, già; la donna è sempre la nostra riverita signora e padrona; l’ambizione, la gloria, qualche altra felicità aspettata o sperata, possono qualche volta illuderci, farci credere che si possa fare a meno di lei, nasconderla, per così dire, agli occhi della nostra mente e ai desiderii del nostro cuore; ma poi.... Ella non ci arresta, come dice il Manzoni, nel viaggio superbo;

Ma ci segna; ma veglia ed aspetta,
Ma ci coglie....

Oh ci coglie sempre!

Risposta: — E tu chi hai dissotterrato? Per carità: giudizio! giudizio! giudizio!


17 settembre.

— .... Un altro fenomeno da notarsi, dopo una guerra, è l’ardore della lettura che rinasce vivissimo in tutti, anche nei più alieni, o per indole d’ingegno o per insufficienza di coltura, da questa maniera di occupazione e di diletto. Tutti leggono, tutti cercan libri; il parroco del paese è stato costretto a mandare in giro tutti i volumi della sua biblioteca. A me che vado agli eccessi, come tu dici, in tutto, è venuta una vera manìa; non è più voglia di libri quella ch’io sento, è fame, fame rabbiosa. Ma son sempre fedele al mio amore antico. Tutte le ore libere del giorno e della sera le passo leggendo e rileggendo e pensando e sviscerando questo caro, questo benedetto, questo santo romanzo I Promessi Sposi, mio eterno compagno ed amico, fonte per me di tante dolcezze, di tante consolazioni, e di quella eguale e soave tranquillità d’animo e di cuore, in cui ogni mio affetto si purifica e si rafforza, ogni mio