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360 | una medaglia. |
— Ma dunque lo vedrò subito, gli potrò subito parlare....
— Ma non si può, cara mia.
— Ma sono due anni che non lo vedo....
— Lo capisco; ma al soldato, quando è in riga, nessuno gli può parlare, lo dovete sapere anche voi; il regolamento parla chiaro; qui comanda il colonnello, mia buona donna; la mamma non c’entra; e s’anco venisse la mamma del colonnello, anch’essa dovrebbe aver pazienza e tirarsi in disparte e aspettare. Capite bene che il regolamento non l’han mica fatto le donne.
— Capisco; ma....
In quel punto, s’intese un lontano rullo di tamburi e tutta la gente ch’era nella piazza si rivolse da quella parte. — Ecco il reggimento — disse il soldato. — La vecchia si sentì un forte tremito al cuore, stette un istante perplessa, e poi improvvisamente fece atto di slanciarsi verso il reggimento. — Aspettate! — le gridò il soldato trattenendola pel braccio, e facendo cenno colla mano che stesse quieta, — aspettate; fatemi questo piacere; s’egli vi vede, siamo a guai. Volete farlo mettere in prigione? Basta poco, veh! Basta voltar la testa a sinistra quando si deve tenerla voltata a destra.
— È vero!
E si contenne.
— Non si tratta che d’aspettare un quarto d’ora; è ben poca cosa; avete aspettato due anni! —
La donna alzò gli occhi al cielo, sospirò e poi fissò lo sguardo immobile allo sbocco della via per cui doveva comparire il reggimento.
Il rullo dei tamburi s’avvicina; la folla si apre in due ali; ecco gli zappatori; ecco i tamburini, ecco la musica, ecco il colonnello a cavallo....
— E i soldati? — domandò ansiosamente la vecchia.