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282 | il mutilato. |
i coscritti che partivano, e die’ loro un grido: — buon viaggio, ragazzi, buon viaggio! — Essi si voltarono verso di lui, intravidero la gamba tronca, capirono, e gli risposero tutti ad una voce: — Viva i bravi soldati!
E il nostro poveretto li ringraziava agitando le mani e scuotendo la testa, chè oramai la foga della tanta dolcezza gli chiudeva il varco alla voce.
— Viva i bravi soldati! queglino ripeterono allontanandosi.
Il mutilato fece un ultimo atto colle mani e col capo, e poi, passato un braccio attorno al collo della giovinetta che lo sorreggeva a sinistra, si volse alla madre che gli stava dall’altro lato, e, con voce interrotta dai singhiozzi, esclamò:
— Oh mamma? lo vuoi credere?... io sono contento! —
E le lasciò cader la testa sul seno.
Gli occhi di tutti i circostanti si empierono di lagrime. La musica moriva a poco a poco allontanandosi lentamente giù per la via.