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persona della mia famiglia.... Tutto ciò è vero; ma da tutto ciò all’esserne innamorato ci corre! Le voglio bene, è vero anche questo, e le voglio molto bene, come credo che glie ne voglia anche tu, perchè la pietà va sempre insieme all’affetto.... E poi le voglio bene perchè si dice che sia stata sempre una ragazza onesta, affettuosa; che quel suo primo e solo amante l’abbia amato davvero, amato degnamente, coll’idea di diventare sua moglie, e senza volergli affidare il proprio onore prima di portare il suo nome... Questa è virtù, caro mio, e virtù di quella propriamente detta, e io l’ammiro, capisci, e quella poveretta mi fa tanto più compassione quanto più essa meritava d’incontrare una sorte felice invece di una disgrazia com’è quella che le è toccata. E come si potrebbe non averne compassione e non amarla? Il carattere della sua stessa pazzia non è forse l’espressione d’un’anima buona, amorosa, gentile? Dalla sua bocca io non ho mai sentito che parole dolci e modeste, e quel mettermi le mani addosso ch’ella fa, quelle sue carezze, quel suo baciarmi le mani, sono certamente atti da pazza, ma non han nulla che passi il limite della decenza. L’hai mai veduta a fare un atto disonesto? No di sicuro; ed è per questo, ti ripeto, che le ho posto affetto. Povera ragazza, abbandonata da tutti... ridotta a menar la vita d’un cane... Dimmi un po’ se non le vuoi bene anche tu! Io te lo dico schietto, io le voglio un bene dell’anima. E quella sua stessa bellezza... perchè è bella poi.... bella come un angelo, questo non si può negare; guardale gli occhi, la bocca, tutta la persona.... le mani; glie l’hai mai guardate le mani? E i capelli? Così arruffati come li porta sembra una selvaggia; ma son capelli bellissimi... E poi vestita in un altro modo... Ebbene, quella sua stessa bellezza mi fa sentir più forte la pietà. Guardandola, non posso