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che suonava la chitarra da maestro e cantava come un angelo, s’innamorò di questa ragazza, che era allora ed è ancora adesso la più bella del paese....

— Lo credo.

— E la ragazza, naturalmente, un po’ per la sua bella voce, chè qui del canto e della musica vanno matti; un po’ per effetto del suo prestigio di comandante supremo di tutte le forze militari dell’isola, e massimamente perchè era un bel giovanotto, s’innamorò di lui. Ma e come! Uno di quegli innamoramenti di qui, lei mi capisce; ardori che, in confronto, la lava dei vulcani non c’è per nulla; gelosie, spasimi, furori, cose da tragedia. Della famiglia le restava soltanto la madre, una povera donna che non vedeva che pe’ suoi occhi e si lasciava comandare a bacchetta; dunque si figuri che libertà.... E in paese si mormorava; ma i fatti pare che abbiano provata la falsità dei sospetti, naturalissimi, a cui dava luogo la condotta della ragazza; tanto che adesso tutti credono e affermano che non ci sia stato nulla di male.... È strano, per verità; anzi poco credibile, perchè si dice che stessero assieme mezza la giornata. Ma sa, se ne danno di questi caratteri, specialmente in questi paesi; pochi, ma se ne danno; ragazze ardentissime e liberissime che son tutto il giorno tra i piedi all’innamorato, e che pare non abbiano mai saputo dove stia di casa la modestia, austere, invece, tenaci, inespugnabili come vestali. Basta; il fatto certo si è che l’ufficiale le avea promesso di sposarla, ed essa gli aveva creduto ed era andata a un pelo dal perdere la bussola dalla contentezza. Davvero, sa; si dice che vi furono dei giorni in cui si temeva sul serio che il suo cervello ne patisse. E io lo credo. Chi può sapere sino a che punto arrivi l’amore nelle donne di quella tempra? Un giorno, se non le levavan dalle mani una