genti, campagne, monti, mari, tutto un mondo nuovo,
svariato, stupendo, tutto il nostro bel paese, l’Italia,
che finora tu conosci soltanto di nome; e troverai delle
meraviglie per ogni parte: statue, chiese, palazzi, giardini;
e nelle ore di libertà andrai a vedere ogni cosa,
per poter poi raccontar tutto alla famiglia e agli amici,
quando sarai a casa. Nell’estate andremo ai campi
d’istruzione, otto, dieci, venti reggimenti, e cavalleria
e artiglieria, e vedrai che bella figura fa un accampamento,
e che rumore, che allegrezza, che vita ci sarà
tutto il giorno, e quelle grandi manovre a fuoco, e
quelle feste che si faranno prima di levare il campo,
musiche, balli, tombole, corse, e tutti gli ufficiali e i
generali a fare il chiasso e a divertirsi in mezzo ai soldati,
e tutta la gente venuta dai paesi vicini a godere
quello spettacolo e a batter le mani. Allora tu conoscerai
già tutti i soldati del corpo, avrai un’infinità di
buoni amici, il reggimento ti parrà una grande famiglia,
e tutti gli onori che si faranno al reggimento ti
parranno fatti a te, e vorrai bene al tuo vecchio colonnello
come a un altro padre, e quando vedrai comparire
la bandiera davanti ai battaglioni schierati, e la banda
suonerà la marcia del corpo, e tutti presenteranno le
armi, ti sentirai battere il cuore di contentezza e di
orgoglio, e tremerai tutto dalla commozione. E a poco a
poco porrai affetto a ogni cosa: alle tue armi, alla tua
divisa, al tuo gamellino, a questo cortile, a queste scale,
a queste mura; e quando starai per partire, e sarai già
stato a salutare il tuo capitano, i tuoi ufficiali, i tuoi
sergenti, e tutti gli altri soldati ti verranno intorno a
far festa, e — addio, e — buon viaggio, — e — ricordati
di noi; — allora ti si stringerà il cuore, sai! ti si
stringerà il cuore come quando sei partito da casa; e
sceso giù nella strada, ti volterai a guardare per l’ul-