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In questa guisa alle teorie del disegno e alla lingua si unirebbe l’insegnamento pratico dell’aritmetica.
Del resto è evidente che tutto l’insegnamento nelle scuole d’arti e mestieri dovrebbe ridursi alle seguenti materie: 1. Disegno e Plastica; 2. Lingua Italiana; 3. Aritmetica e Geometria Pratica; aggiungendo a queste una lezione settimanale di Storia Patria e Geografia da tenersi dal Professore di Lingua Italiana, ed un’altra pure settimanale di Fisica e Chimica applicata ai mestieri da darsi dal Professore di Matematica.»
V.
«Dal fin qui detto consegue che gli insegnamenti in una scuola d’arti e mestieri, dovrebbero essere tre di numero: più un maestro d’intaglio in legno e falegname con piccola officina ed un capo fabbrica per le arti metallurgiche o fabbricazione pratica in piccoli modelli di Macchine industriali.
Quindi l’insegnante di matematica dovrebbe mostrare con esperimenti la forza del vapore, la resistenza delle caldaie e tutta l’azione delle singole parti d’una macchina: a lui l’insegnare la formazione delle varie tinte composte chimicamente; bandita però ogni formola e ciò che sappia di scienza.
Nelle due officine il corso pratico per gli operai basta limitarlo a quattro o cinque anni. In