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scarpe o le serrature, o le caldaie, o i caloriferi, o i letti di ferro intorno ai quali si adopera tutto l’anno? Ma fate che la scuola d’Arti e Mestieri gli insegni a pensare e a disegnare oggi quello che dovrà fare domani1, fate che venga l’immediato legame della scuola con la bottega; che uscendo da quella, porti con se un'esperienza, una cognizione da spendersi subito per i bisogni dell’arte sua; che, in una parola, sappia e senta di non perdere il tempo; allora egli non si stancherà della istruzione; ma la cercherà con sollecitudine piena di nobili propositi e con avidità tanto più grande quanto più procederà nello studio; perchè vedrà che perseverare e procedere significa in realtà farsi operaio infinitamente migliore di quel che fosse in passato.»


III.


«Dopo il disegno, che traduce in segni visibili ed eloquenti i concetti dell’artista, la lingua, che insegna a tradurre ne' suoni delle parole i pensieri e gli affetti dell’uomo. Il Giordani dice, il disegno deve diventare il linguaggio pronto e sicuro della mano che rende visibili le cose, non possibili a rappresentare esattamente colla parola. Questo è

  1. Non si dimentichi che qui si ragiona di operai adulti.