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piazza, che con le loro prepotenze riescono alcune volte vincitori, perchè i vinti se non fosse per altro vogliono avere la pace.

Se fossi ministro, quante cose farei per far risorgere le arti?

E anzitutto:

Vorrei che la Commissione governativa per la conservazione dei Monumenti non avesse a vivere di una vita rachitica.

Constatai che dai membri di questa istituzione si lavorò, ma si poteva fare di più se ci fosse stata maggiore unità di direzione, più studio teorico, più coraggio pratico.

E mi faccio questa domanda: Esistono davvero al Ministero le note e le copie a disegno di tutto quello che vi ha fra noi di buono e di bello, così antico come moderno?

Io credo di no; giacché se ciò fosse non si vedrebbero di qua e di là certi quadri, certe statue, certi edifici lasciati in modo da fare pietà.

So benissimo, il Governo non può stanziare somme ragguardevoli allo scopo; ma se non può spendere per la conservazione di tanti Monumenti, almeno trovi maniera rimangano le memorie o i disegni di essi, altrimenti la sua non sarà impotenza, ma deplorevole trascuratezza.

I celebri architetti Heinrich Halmhuber e A. Widmann di Stuttgard nel 1880 mi dicevano:


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