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Lasciate alla storia l’aureola della imparzialità, non ne avranno male nè i bianchi, nè i neri, nè i rossi.
Questo è il mio consiglio!
Se fossi ministro, dopo gli studi storici, vorrei altresì che l’insegnamento geografico tanto necessario per una nazione, fosse impartito col validissimo aiuto delle carte in alto rilievo; essendo questo pratico sistema il più rapido perchè nei giovani resti un concetto esatto della planimetria della terra e perché nelle loro menti ogni sua particolarità rimanga più distinta.
Riguardo alle scienze fisiche e matematiche esse dovrebbero ridursi alla massima chiarezza nella loro esposizione, convenendo tutti, che il più delle volte, per sistemi d’insegnamenti troppo tecnici e poco pratici, gli studenti escono dalle scuole della fisica e della matematica che compresero poco o non compresero.
Che dire poi della lingua greca e del latino?
Quanto alla lingua greca io sarei per ridurre a una sola nozione generale questo spauracchio dei giovani e invece aumenterei la severità per il latino.
Cicerone, Virgilio, Orazio, Tito Livio, vorrei più studiati perchè chi non s’intenerisce e si migliora nel sentire le lamentazioni del Poeta mantovano? chi non s’ingentilisce per gli scritti di Orazio o di Tito Livio?