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gno, di un nostro contemporaneo, cui nessuno contesterà il titolo di vero e schietto liberale, il Villemain. Egli scrisse «Toutes les forces morales se tiennent dans ce monde: la fermeté de la conscience religieuse est un appui pour la fermeté de la conscience civique; les croyances à l’ordre spirituel sont d’autant plus capables de convinctions et de sacrifices dans l’ordre temporel, et le sentiment du devoir et de la dignité morale est une des choses qui garantissent le mieux la probité politique.1»

Egli è nelle scuole che si hanno, per così dire, a succhiare questi principii, perchè durino poi per tutta la vita.

Mi pregio di essere

Suo devotissimo

Federico Sclopis


E questa lettera potrebbe bastare, perchè se io fossi ministro, avessi a stabilire obbligatorio l’insegnamento religioso nelle scuole.

Che se nella attuazione di questa legge trovassi nel Parlamento e nel Senato delle difficoltà, allora vorrei un appello alla volontà dei padri di famiglia, giacché ad essi solo compete il dovere ed il diritto di tutelare gli interessi dei propri figliuoli.

  1. De la littérature en France durant les quinze années de la Restauration. Revue des Deux-Mondes, tome V., 1854, pag. 586.