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dente che nel massimo numero delle famiglie non si ha il mezzo di attendere diligentemente a siffatto dovere; e pur troppo in molte case i parenti che meno si curano di mandare i figli alla Chiesa avrebbero bisogno al paro di essi di apprendere il Catechismo.

Egli è un funesto errore il sostenere, che quella, che chiamano ora morale indipendente, vale a dire, senza principio di sanzione religiosa, valga a frenare nella massima parte degli uomini l’impeto delle passioni, e a mantenerli sulla via del dovere. Tolta, o negletta l’idea fondamentale dell’obbligo dell’uomo di rendere conto delle sue azioni a Dio, la coscienza si svia ed ammutisce, e la spinta a darsi in braccio alle passioni, ed a godersela a suo talento in questo mondo si fa più e più violenta, e diviene irresistibile. Di qui nascono le terribili perturbazioni, che traggono a rovina intiere popolazioni. Questa è la strada che conduce l’uomo alla servitù; per essere liberi davvero conviene avere un’idea retta dello scopo della libertà, il quale consiste nel mantenere la giustizia e l’equità per tutti. Chi è dominato dalle sue sregolate passioni, ne subisce la schiavitù e non rispetta i diritti altrui. La Religione è la chiave dell’edifizio sociale. Questa verità la sentiamo in noi stessi, se discendiamo nell’intimo della nostra coscienza; la filosofia ce l’addita, la storia la conferma. Cercate ciò che si pratica nelle scuole dei popoli i più potenti, i più progressivi in materia di