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Alla fine di questi paragrafi riguardante la Religione, il suo capo, i suoi vescovi, il suo clero, i suoi seguaci io avrò forse da non pochi lettori, una critica assai severa.

Ma se essi saranno imparziali, dovranno riconoscere che io non sono schiavo ad alcuno.



Passando ora all’Istruzione Pubblica, ecco quanto vorrei se fossi ministro.

Sano e chiaro insegnamento religioso obbligatorio per i fanciulli.

Sano e chiaro insegnamento filosofico per i giovani.

Sano e chiaro insegnamento storico, geografico, scientifico letterario per tutti.

E comincio dall’insegnamento religioso obbligatorio per i fanciulli, perché lo ritengo la base del bene individuale dell'uomo e per conseguenza della nazione.

Io non mi diffonderò molto in questa materia, perché credo che questa mia idea che avea per il passato molti accaniti avversarii, ora invece ha molti aderenti, giacché tolta dal cuore del fanciullo la Religione non si avrebbero più dei buoni sudditi, ma dei pessimi sudditi.

E qui citerò una bellissima lettera del celebre Conte Federico Sclopis, Senatore del Regno, la quale è sufficiente a mettere ogni cosa al suo posto.